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Francesca Sanesi

La governance della città sostenibile: un'agenda urbana per Taranto


Il 26 maggio a Taranto, presso la Cittadella delle imprese, si è svolto il Festival dello Sviluppo Sostenibile promosso da ASVIS.

Obiettivo: una discussione aperta e operativa, a partire dai framework internazionali e nazionali, per costruire un’agenda urbana per lo sviluppo sostenibile di Taranto, fare il punto sullo stato dell’arte e ragionare sui modelli di governance. E' un post lungo, questo. Non sono sufficienti le solite 500 parole a raccontare tutto quanto abbiamo fatto venerdì.

"L’evento che abbiamo strutturato insieme ai nostri partner, nell’ambito del primo Festival dello sviluppo sostenibile promosso da ASVIS, ha l’obiettivo di mettere insieme i diversi attori ed i molteplici tasselli di un progetto strategico per il futuro del nostro territorio, progetto ormai noto come Taranto BES City, sul quale stiamo, da tempo, impegnando risorse e passione". Così il Presidente della Camera di commercio di Taranto, Luigi Sportelli, apre l'evento tarantino organizzato con il Politecnico di Bari, il Centro di cultura per lo sviluppo G. Lazzati - Università Cattolica del Sacro Cuore Taranto e Confindustria Taranto, con la preziosa partecipazione dell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro, di RUS - Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile e Urban@it - Centro nazionale di studi per le politiche urbane e con la collaborazione di NEXT - Nuova Economia per Tutti. Oltre 200 eventi in tutta Italia, rientranti anche nella Settimana Europea dello Sviluppo Sostenibile.

Il senso della giornata, in effetti, è la complessità. Il partenariato si è concentrato su tre dei 17 SDGs di Agenda 2030: l'Obiettivo 8 "Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti"; l'Obiettivo 9 "Costruire un'infrastruttura resiliente e promuovere l'innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile" e, soprattutto, l'Obiettivo 11 "Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili".

Per discuterne la Cittadella delle imprese è rimasta aperta tutto il giorno: "come una piccola città sostenibile dove le cose funzionano come dovrebbero. Pubblica Amministrazione, cittadini, imprenditori che dialogano e si scambiano idee e competenze e che si attribuiscono vicendevolmente dei compiti" dice Sportelli.

Prima sessione in Agorà. Modera e porta il saluto del Rettore Di Sciascio, il prof. Nicola Costantino, Ordinario di Ingegneria economico-gestionale, Politecnico di Bari: "La tecnologia deve essere al servizio dell'ambiente e dell'uomo. Taranto è una città ferita ma si può e si deve lavorare per darle il respiro che merita, anche attraverso lo sviluppo di attività industriali leggere e sostenibili accanto a quelle turistiche e culturali".

Il Segretario generale della Camera di commercio, Claudia Sanesi, legge il messaggio di buon lavoro pervenuto dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni.

Luigi Sportelli apre, quindi, i lavori, ricordando il percorso verso la BES City: "Abbiamo avviato il primo corso di alta formazione per la progettazione e gestione di città e territori sostenibili, primo modulo di un più ampio intervento di “Scuola e Osservatorio permanenti sul Benessere Equo e Sostenibile” che già nel 2016 abbiamo sottoposto all’attenzione del Tavolo istituzionale permanente per l’area di Taranto presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. In quest’ambito, con il Commissario alle bonifiche, dr.ssa Corbelli, stiamo costituendo un “gruppo di studio e lavoro” per identificare gli indicatori applicabili alla strategia di bonifica dell’area tarantina al fine di monitorarne l’impatto in termini di BES. Si tratta di un esperimento mai applicato a programmi di intervento così articolati ed interagisce con l’analoga attività di ricerca sulla declinazione urbana del BES che rappresenta il principale output del nostro Corso di formazione".

Ma non basta: "Contemporaneamente lavoriamo perché anche i modelli imprenditoriali e l’approccio delle imprese al territorio si modifichino e si orientino alla creazione di valore condiviso attraverso una responsabilità sociale d’impresa sempre più spinta e sempre più connaturata all’attività economica. Le società benefit sono certamente il modello più vicino a questa nostra idea di nuova economia volta al bene comune. Modello nel quale abbiamo creduto da subito, tanto da costituire la prima società benefit interamente a capitale pubblico in Italia". Sportelli affronta il tema attualissimo dello stabilimento siderurgico e dell'imminente acquisizione da parte di un altro soggetto privato: "Ilva deve essere una società benefit, deve stabilire per statuto e per finalità sociale dell’impresa quale sarà il beneficio comune che potrà portare all’area di Taranto oltre l’inevitabile rispetto delle norme". Una sfida, ma lo strumento legislativo esiste, è sufficiente applicarlo.

Il Focus 1 si apre con una entusiasmante mini lectio del Prof. Luigi Fusco Girard, Università Federico II di Napoli: "Dovremmo essere capaci di apprendere da altre città. Ci sono problemi comuni che possono essere affrontati attraverso una governance creativa e partecipata che metta a fuoco gli strumenti tecnici ma anche quelli culturali. L'Agenda 2030 offre ottime indicazioni su come possa essere una qualunque agenda urbana, ma in ogni città essa deve essere declinata e ricombinata in modo da collegarla alle condizioni di contesto". Parla di "spensierata irresponsabilità rispetto alle sfide che ci attendono per il futuro" e della necessità di superare l'impasse burocratica che spesso blocca processi positivi. Dice: "riconfigurare i valori della modernità", "nelle strategie di sostenibilità tutti vincono", "i processi ecosistemici sono caratterizzati da una logica circolare" e cita "Creating Shared Value" di Michael E. Porter e Mark R. Kramer (Harvard Business Review, 2011). Concetti che ci piacciono, ormai qui per noi sono pane quotidiano.

Giovanni Brunelli, Direzione Generale per lo sviluppo sostenibile, per il danno ambientale e per i rapporti con l’Unione Europea e gli organismi internazionali – Ministero dell’Ambiente, illustra la Strategia italiana di sviluppo sostenibile. Un lavoro lungo, complicato e ambizioso, a partire dai goal di Agenda 2030 e che sarà presentato a giugno in occasione del G7 Ambiente a Bologna. L'aspettativa è elevata, dentro il piano nazionale bisognerà muoversi anche a livello locale.

Chiude la prof.ssa Barbara Scozzi, Politecnico di Bari, parlando del Corso di alta formazione "Progettazione e gestione di città e territori sostenibili" che la Camera di commercio, il Politecnico e il Centro di cultura, con il patrocinio di Istat, ANCI e Unioncamere, stanno portando avanti da marzo. Un'esperienza all'avanguardia, simile a quanto accade a Milano ed in altre realtà europee. Uno dei partecipanti al corso, Ivan Morea, porta a nome di tutti la sua testimonianza, emozionata ma concreta, su cosa significa essere un Responsabile della Sostenibilità dentro una Pubblica Amministrazione. L'auspicio è che queste figure professionali possano incidere davvero sulla costruzione di policy pubbliche sostenibili e volte al benessere delle comunità.

Focus 2, molto tecnico ma comprensibile anche ai non addetti ai lavori. Lungo e interessante intervento della dr.ssa Vera Corbelli, Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto, che descrive il lavoro della sua struttura (per l'occasione è stata allestita anche una piccola esposizione del percorso progettuale e dei principali risultati): "A Taranto sta avvenendo un processo rigenerativo tecnico, ambientale e culturale. Abbiamo avviato anche un percorso con le scuole, con gli studenti e con i docenti. Perché se non è la comunità civile a portare avanti ciò che noi svolgiamo con grande senso istituzionale, il processo non si completa e non funziona". Giusto. Le scuole sono presenti, in parte in Agorà, in parte nella Sala Resta della Cittadella a discutere, contemporaneamente all'evento principale, di Obiettivi di sviluppo sostenibile e di economia civile. Portano molta vita i ragazzi e le ragazze in questi incontri, un po' di sano disordine e tutto l'entusiasmo di chi pretende un futuro migliore.

Intervengono, poi, la Prof.ssa Federica Cotecchia, Gruppi di ricerca sul Mar Piccolo del Politecnico di Bari, che discute di "Strategie di diagnosi di sistemi ambientali complessi: il caso del Mar Piccolo di Taranto" ed il Prof. Bruno Notarnicola, Direttore del Dipartimento Jonico in "Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo: Società, Ambiente, Culture" su “La simbiosi industriale nel territorio ionico: prospettive di sviluppo”. E' straordinario il lavoro di ricerca che le nostre università svolgono, spesso in silenzio, sul territorio. Ne parla molto bene il Prof. Nicola Martinelli, Politecnico di Bari ma in rappresentanza della Rete RUS, nel Focus 3. Un impegno quotidiano fortemente ribadito anche dal Rettore dell'Università di Bari, Antonio Felice Uricchio.

Alle 13 finiamo e alle 14 riprendiamo con la seconda sessione. In Sala Monfredi seminario del corso di alta formazione ma aperto al pubblico. Nicola Costantino e Nunzia Carbonara, Politecnico di Bari, discutono per 4 ore di Project Financing e Public Private Partnership per le città.

Intanto in Agorà il Focus 4 "Innovazione e industria responsabile nell'ottica della città sostenibile". Leggo il messaggio introduttivo e di buon lavoro inviato da Catia Bastioli, Amministratore delegato di Novamont, leader internazionale nel campo delle bioplastiche e dei biochemicals secondo un modello di sviluppo sostenibile ed impresa illuminata sotto il profilo della responsabilità sociale: "non è soltanto il modo in cui concepiamo i prodotti a fare la differenza. Ragionare in termini di modelli sistemici significa anche cambiare il modo in cui vengono ottenuti questi prodotti, costruendo filiere sostenibili e prediligendo soluzioni che rigenerino i territori e creino crescita e valore diffuso". Ragionare in termini sistemici, il cuore della questione.

Le esperienze locali ed i progetti di sostenibilità sono entusiasmanti: Alessandro Deodati presenta il Solarino Dronyx: il primo Robot ecosostenibile. Comes spa presenta Hydrocracy, un sistema costituito da un software capace di gestire i flussi energetici di siti produttivi e da un sistema di stoccaggio energetico basato su tecnologia a idrogeno. Il tutto a impatto zero. Bianca Scarinci ci parla della sua attività di tessitura della canapa con BibiMade. La segue Pierpasquale Antonante che coltiva canapa nella Salina di Taranto. Un nuovo inizio per i terreni agricoli, una nuova generazione di agricoltori sostenibili, formati, motivati e responsabili. Padre Nicola Preziuso e Andrea Romanazzi presentano l'Orto urbano: innovazione sociale vera, energie che si liberano dal basso.

In sala le imprese espongono: Niteko, azienda specializzata nella progettazione e costruzione in Italia di apparecchi di illuminazione a LED per esterni e grandi aree; Encosys società impegnata nello sviluppo, nella realizzazione e produzione di sistemi intelligenti per il controllo e l'ottimizzazione di produzione, trasporto e utilizzazione dell'energia; GreenEnergy Impianti, azienda di lunghissima tradizione impegnata nel settore delle energie rinnovabili. "Le nostre imprese sono pronte, sono già pienamente operative e contribuiscono alla crescita sostenibile ed innovativa del nostro territorio" dice Vincenzo Cesareo, Presidente di Confindustria Taranto.

E ci sono anche l'economia civile e l'impegno sociale con il Centro Giustizia, Pace e Integrità del Creato dei Frati Minori del Salento, CreativiViaggi - Agenzia di Turismo Responsabile; la coop. Il Mandorlo (che realizza oggetti in ceramica per l'inclusione sociale); l'Accademia mediterranea di economia civile a presentare la Summer School 2017; SlotMob per la sensibilizzazione contro slot machine e gioco d'azzardo patologico e il Cashmob di NEXT Nuova economia per tutti e il suo #votocolportafoglio.

Con NEXT, appunto, e Luca Raffaele, il Centro di cultura riporta i risultati dell'attività di Alternanza scuola lavoro svolta in nove classi degli istituti Archita, Cabrini, Ferraris - Quinto Ennio, Pitagora e Vittorino da Feltre a Taranto, e Calamandrei ed Elena di Savoia a Bari. “Prepararsi al futuro in Puglia” premia le idee di sviluppo, gli studenti e i dirigenti scolastici partecipanti al progetto.

Alla fine salgono tutti sul palco ("tutti vincono") e la foto di questi giovanissimi che vogliono fare startup etica e responsabile è la miglior conclusione di una giornata intensa e costruttiva.

Il Festival continua in Italia fino al 7 giugno e bisogna evidenziare due cose molto importanti: 1) Asvis segnala il nuovo set di indicatori per la verifica del Obiettivi di sviluppo sostenibile, rilasciati dall’Istat il 23 maggio; 2) è disponibile la bozza del documento “L’agenda per lo sviluppo urbano sostenibile. Obiettivi e proposte” elaborato dal gruppo di lavoro sul goal 11 relativo alla città di Asvis e Urban@it, Centro nazionale di studi per le politiche urbane. Si può partecipare fino al 10 settembre 2017 alla consultazione pubblica finalizzata a pervenire alla redazione del documento definitivo.

Come social media team di @camcomtaranto avevamo promesso il livetweeting con gli hashtag #FestivalSviluppoSostenibile #Taranto #BESCity. Ce l'abbiamo fatta: h. 9-19!

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