Nell’ambito dei servizi relativi alla sostenibilità offerti dal Consorzio BRIDGeconomies (Business Relays for Innovation and Development Growing Economies) parte della rete Enterprise Europe Network (EEN), l’ENEA propone alle imprese delle attività volte all'ottimizzazione ed alla riduzione del consumo di risorse nei sistemi produttivi, con particolare riferimento alla simbiosi industriale.
Il 24 ottobre, presso la Sala Resta del Centro Congressi della Cittadella delle Imprese di Taranto, si è tenuto un Tavolo di Lavoro di Simbiosi Industriale rivolto alle aziende della Regione Puglia, al fine di favorire l’implementazione della simbiosi industriale tra le aziende pugliesi per cercare una soluzione alla problematica dello smaltimento di scarti/sfridi, rifiuti e componenti a fine vita in materiali compositi.
Questo evento si è svolto in collaborazione con ASI Taranto, Unioncamere Puglia, Camera di Commercio di Brindisi – Taranto con il suo PID – Punto Impresa Digitale ed il CETMA.
Il coinvolgimento delle imprese locali è stato fondamentale per la realizzazione del tavolo di simbiosi industriale, consentendo di individuare ed attivare un elevato numero di sinergie e trasferimenti di risorse.
Ma cos’è la simbiosi industriale?
La Simbiosi Industriale rappresenta una strategia di economia circolare e consiste nel far interagire imprese di settori produttivi diversi per la condivisione e messa a sistema di risorse sottoutilizzate (scarti materici, cascami energetici, acqua, servizi, capacità). Di conseguenza, potenzialmente gli output di una organizzazione possano essere input per un'altra. L’obiettivo è anche quello di creare una rete per attivare sinergie e, quindi, economie di scala, con vantaggi competitivi, attraverso il trasferimento e/o la condivisione di risorse in esubero tra organizzazioni diverse. Tale approccio sistemico è in grado di produrre benefici di carattere economico, ambientale e sociale sia a livello delle singole organizzazioni coinvolte, sia a livello di sistema di rete.
Tra i principali vantaggi economici per l’azienda che cede le risorse di scarto dei processi produttivi vi sono:
un abbattimento dei costi annuali di gestione dei rifiuti;
un abbattimento dei costi legati ad un aumento dell’efficienza energetica;
un ricavo, in caso di vendita di sottoprodotti o altre tipologie di risorse.
L’azienda che utilizza i sottoprodotti gioverà invece di:
risorse secondarie ad un costo inferiore;
riduzione dei costi di produzione.
Tra i vantaggi ambientali sono da sottolineare: un uso più efficiente delle risorse; una minore richiesta di materie prime e di acqua; una riduzione delle emissioni e dello smaltimento dei rifiuti in discarica.
L'economia circolare, invece, è un modello economico che si oppone al tradizionale modello lineare di "produzione – consumo - smaltimento", proponendo invece un sistema in cui le risorse sono mantenute in uso il più a lungo possibile, minimizzando la generazione di rifiuti e l'estrazione di nuove materie prime. L'obiettivo principale è quello di "chiudere il cerchio" dei processi produttivi e di consumo attraverso il riciclo, la riparazione, il riutilizzo e la progettazione sostenibile dei prodotti.
Pertanto, la simbiosi industriale e l'economia circolare sono due concetti interconnessi che rappresentano approcci innovativi e sostenibili per la gestione e la massimizzazione dell’efficienza delle risorse e la riduzione degli impatti ambientali, favorendo una transizione verso un modello economico più sostenibile.
Come si è svolto il progetto
Tutte le imprese partecipanti sono state suddivise in gruppi e smistate nei tavoli di lavoro. A seguito della compilazione di alcune schede operative, in cui sono stati inseriti i dati della propria azienda e le risorse che si intendeva mettere a disposizione, nonché quelle di cui si avrebbe avuto bisogno, i partecipanti, coadiuvati dagli esperti di ENEA, sono stati invitati a leggere le proprie schede confrontandosi con il resto dei partecipanti al tavolo, creando in tal modo le cosiddette “sinergie”. Una impresa A che possiede 100 tonnellate di uno scarto X lo mette a disposizione del tavolo, ed un’impresa B che necessita di tale scarto X interviene chiedendo informazioni: è così che si crea la sinergia.
Dopo tale processo di confronto, lavoro e progettazione i tavoli si sono interscambiati, ricominciando tutto il percorso dall’inizio. Di conseguenza, a seguito della conclusione dei lavori, si creano numerose sinergie potenziali fra differenti aziende e settori.
Ma questo rappresenta soltanto il primo passo di un lungo percorso.
Gli esperti di ENEA hanno raccolto tutto il materiale ed analizzato le potenziali sinergie cercando di renderle fattibili: durante i tavoli, sono state condivise 29 risorse in input e 60 risorse in output (per un totale di 89 risorse) e le sinergie ipotizzate sono state 21 sugli input e 29 sugli output, per un totale di 50 sinergie.
Successivamente, verranno ricontattati i soggetti coinvolti e verrà stilato un manuale operativo a seguito della diagnosi di una determinata risorsa messa in condivisione. Questo manuale conterrà non solo riferimenti tecnico/operativi su come effettivamente rendere attuabile la sinergia e la messa in condivisione delle risorse, ma contiene inoltre riferimenti burocratici sullo svolgimento della stessa.
In conclusione, la simbiosi industriale e l'economia circolare rappresentano due pilastri fondamentali per costruire un futuro industriale ed economico più sostenibile, efficiente e collaborativo. Il loro sviluppo richiede l'impegno delle imprese, delle istituzioni e della società civile verso modelli di produzione e consumo che rispettino i limiti del pianeta.
Per ulteriori informazioni, rivolgersi a: gabriella.fiorentino@enea.it
(Annalisa Munno - Digital Promoter)
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